La preghiera contemplativa

Siamo quasi giunti alla fine di queste nostre giornate di preghiera, ascolto e meditazione della parola. Abbiamo voluto, insieme a Sua Eccellenza, Mons. Morosini, dare la possibilità ai fedeli di ritirarsi un po’ sul monte per pregare e stare con il Signore, come Francesco di Paola, contemplando il Crocifisso per trovare in Lui la forza di tornare a valle e lottare, indossando la corazza della fede.

Nell’incontro della mattina Sua Eccellenza ci ha presentato uno degli elementi immancabili per permettere l’orazione, ossia il silenzio. San Francesco nella Regola mette in risalto l’importanza del silenzio evangelico per permettere non solo a se stessi, ma anche a chi ci è accanto di poter rimanere in ascolto di Dio che parla nel silenzio. Questo elemento è legato a quello della caritas e dell’umilitas e ce ne rendiamo conto dal fatto che il silenzio è far tacere la superbia, l’egoismo; ma è anche non permettere alla nostra lingua di ferire il prossimo. Questo atteggiamento così considerato acquista dunque una portata più ampia, ossia non di mero silenzio esteriore ma anche interiore che consenta l’elevazione della mente a Dio.

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