La Comunità delle Minime di Valls aveva come medico di fiducia il dottor Francesco Sojo, una persona amabile e disponibile e ben voluta dalle monache. Egli apprezzava molto suor Filomena, la quale lo aveva accolto sempre con grande amabilità. Ella gli infondeva riverenza e rispetto, nonostante fosse appena una diciannovenne, per il suo grande raccoglimento.
Accadde una volta che suor Filomena non si sentì bene e il dottor Sojo non si trovava in paese. Al suo posto si recò al monastero il dottor Giovanni Costanna, una persona altrettanto affabile e competente, il quale qualche anno dopo entrò nella Compagnia di Gesù.
Durante la visita, per l’auscultazione del cuore, prima di prendere lo stetoscopio, pose una mano sul cuore di suor Filomena che, pur essendo totalmente vestita, ebbe un istintivo moto di resistenza. La cosa giunse all’orecchio del padre confessore delle monache, il Minimo Narciso Dalmau, che la rimproverò per quel gesto inopportuno, poiché il medico stava facendo il suo dovere.
Ella si sentì terribilmente in difetto. Scrisse poco dopo asserendo che pur di non mancare all’obbedienza sarebbe stata ben disposta a subire tutte le auscultazioni necessarie e chiese umilmente perdono Terrorizzata all’idea di poter mancare all’obbedienza.