Santa Teresa de los Andes

* Teresa de los Andes

NOTE BIOGRAFICHE

*  *  *

Nacque a Santiago del Cile il 13 luglio 1900. Battezzata con il nome di Juana Enriqueta Josefina de los Sagrados Corazones Fernandez Solar, ma per tutti, allora come oggi, semplicemente Juanita.

Quartogenita di sei figli dei coniugi Miguel Fernández Jaraquemada e Lucia Solar Armstrong, di elevata condizione sociale. La sua era una famiglia che conservava autenticamente la fede cristiana, vivendola con sincerità e perseveranza. Fin da piccola venne chiamata alla vita della grazia, scrisse nel suo Diario che a soli sei anni attratta da Dio cominciò a riversare il suo affetto totalmente in Lui. Ancora bambina comprese che l’amore si dimostra con i fatti più che con le parole e che pertanto, se voleva essere totalmente di Dio era necessario morire a se stessa e a tutto quello che non fosse Lui.

La sua natura era, però, totalmente contraria all’esigenza evangelica: orgogliosa, egoista, ostinata, con tutti i difetti che ciò suppone, però non si arrese a questo suo modo di essere ma dichiarò guerra a qualsiasi impulso che non nascesse dall’amore.

Dopo una brevissima parentesi scolastica presso le religiose teresiane, dal 1907 studiò come alunna esterna nel collegio di Alameda, tenuto dalle dame del Sacro Cuore ove il 22 ottobre 1909, ricevette la Cresima e 1’11 settembre 1910 fece la Prima Comunione. Aveva dieci anni all’epoca, ma con maturità insospettabile si adoperò con diligenza al fine di acquistare tutte le virtù che l’avrebbero fatta meno indegna della grazia di ricevere Gesù Eucaristia, giungendo in brevissimo tempo a trasformare completamente il suo carattere.

In occasione della sua prima Comunione ricevette la grazia mistica di locuzioni interiori, che l’accompagnarono per il resto della vita. Dio le fece sperimentare la sua presenza e la fece sua attraverso le esigenze della croce, infatti, negli anni successivi fu colpita da gravi malattie che la resero ancora più unita al suo Amore Crocifisso.

A 14 anni, ispirata da Dio, decise che si sarebbe consacrata a Lui come religiosa, e precisamente, come carmelitana scalza. Gesù stesso le rivelò che la voleva carmelitana e che la sua meta doveva essere la santità, pertanto si impegnò, con l’indispensabile soccorso della grazia, a progredire nella vita interiore e in pochi anni raggiunse un alto grado di unione con Dio. All’età di quindici anni entrò in qualità di interna, sempre nel collegio delle dame del Sacro Cuore, ove rimase sino al 1918. Mentre era ancora nel secolo, attuò l’ideale carmelitano negli ambienti in cui si trovò a vivere: la famiglia e il collegio. Lesse le opere di santa Teresa di Gesù, di Teresa del Bambino Gesù e di Elisabetta della Trinità. Anelando soltanto all’unione piena con Gesù a 15 anni fece voto di verginità per 9 giorni, e lo rinnovò poi di continuo.

Gioviale, allegra, simpatica, attraente, sportiva, comunicativa. La serenità del suo volto era il riflesso di Colui che ormai viveva in lei. Le sue amiche la consideravano un modello e un appoggio, era la consigliera di tutte.

Realizzò il volere del Signore, che era divenuto anche il suo, il 7 maggio 1919, quando entrò nel piccolo monastero dello Spirito Santo, a Los Andes, a circa 90 km da Santiago.

Il 14 ottobre dello stesso anno vestì l’abito di carmelitana, iniziando il suo noviziato con il nome di Teresa di Gesù. Da molto tempo sapeva che sarebbe morta giovane: il Signore glielo aveva rivelato e lo confidò al suo confessore un mese prima di morire. Tale consapevolezza non la angustiò, semmai accrebbe il desiderio di poter presto vedere presto il Suo Gesù. Il 2 aprile 1920, sei mesi prima di terminare il noviziato e di poter professare i voti religiosi, fu colta da un violento attacco di tifo, che le procurò molte sofferenze interiori e inenarrabili patimenti fisici. Il 5 aprile ricevette i sacramenti con vero fervore e il 7 aprile emise la professione religiosa «in articulo mortis». La sera del 12 aprile 1920 le porte del Cielo si aprirono per la giovane Teresa non ancora ventenne. Morì come novizia carmelitana scalza, poiché mancavano ancora sei mesi al termine del noviziato canonico.

Il Signore glielo aveva detto: la voleva santa e bastarono quegli 11 mesi di monastero per giungere alla meta e tagliare il traguardo.

Luis (Lucho), uno dei suoi fratelli, ultimo parente ancora vivo, seguì il processo di beatificazione ma non poté vederlo completato: la morte lo colse nel 1984. Due anni dopo, il 22 marzo 1986, papa Giovanni Paolo II dichiarerà la serva di Dio Teresa di Los Andes venerabile e la beatificò a Santiago del Cile, il 3 aprile 1987. 1 suoi resti sono venerati nel Santuario di Auco-Rinconada de Los Andes.

Santa Teresa di Gesù de Los Andes è la prima santa cilena, la prima santa carmelitana scalza fuori le frontiere d’Europa e la quarta «santa Teresa» del Carmelo dopo le sante Terese di Avila, di Firenze e di Lisieux.

Leave Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *