Cardinal Robert Sarah

Incontro con il Cardinale Sarah

Una grande occasione di grazia

Quale inaspettata sorpresa è stata la notizia che S.E. il cardinale Robert Sarah, trovandosi al Santuario in occasione della presentazione del suo ultimo libro Catechismo della vita spirituale, aveva accettato la proposta di venire al monastero per un incontro privato con la nostra Comunità. La sola notizia ci aveva riempito di gioia a motivo della grande stima nutrita verso il cardinal Sarah che per noi è stato in questi anni un esempio di fedeltà radicale alla Tradizione e al Magistero della Chiesa.

Il 21 gennaio, dunque, la Santa Messa delle 8,00 è stata presieduta da S. E. Rev.ma. Le sue parole e il suo modo di celebrare sono stati capaci di colpire profondamente i fedeli che hanno partecipato alla celebrazione. Come sempre chiaro, netto nei suoi commenti, il Cardinale ha tracciato durante l’omelia l’attuale situazione della cristianità che in alcune parti del mondo (come l’Europa e gli USA) sta vivendo una profonda crisi di fede, venendosi a trovare vedendosi, tra l’altro, intaccata nei suoi valori fondamentali e spostata dal suo Centro. Con forza S. E. ha affermato che troppo spesso non c’è consapevolezza di ciò che si vive durante la Santa Messa e che l’assenteismo nelle chiese è una palese conseguenza di questa incoscienza generale, di questa fede vissuta in modo superficiale. Il cristiano non sa più che durante la Santa Messa deve immergersi nella morte di Cristo: unirsi al Suo Sacrificio con l’adesione di tutta la propria vita è la vera partecipazione alla Celebrazione Eucaristica. La situazione già complessa è stata negli ultimi tempi ulteriormente aggravata dalla pandemia, durante la quale i cristiani si sono dovuti accontentare, per poi adagiarsi, alla Messa trasmessa sui social o in tv e abbiamo visto il Mistero del Sacrificio Eucaristico ridursi in molti casi a uno show da guardare attraverso uno schermo.

È necessario riprendere dimestichezza con le cose del Cielo, recuperare il nostro rapporto personale con il Signore Gesù, vivere davvero una vita cristiana, secondo il Vangelo, dimostrare anche con i nostri atteggiamenti che crediamo in ciò che diciamo. A tal proposito Sua Eminenza, nell’incontro privato con la Comunità, ci ha raccontato un episodio accaduto a un missionario cattolico il quale spiegando a un suo amico musulmano la presenza di Cristo nel Pane e nel Vino consacrati, dunque la sua presenza vera e reale, si era sentito rispondere: “Se davvero il vostro Dio si fa vivo e presente dinanzi a voi ed io ci credo perché tu me lo dici, allora voi dovreste avvicinarvi a Lui strisciando per terra”. Davvero ritornano in mente le parole di Gesù alla Samaritana: “Se tu conoscessi il dono di Dio”. L’importanza di recuperare il senso di rispetto, di riverenza dinanzi al Tabernacolo, imparare a fare silenzio e a stare in silenzio sapendo che quel silenzio è abitato dalla presenza di Dio che vuole parlare al mio cuore. Non sono formalità ma gesti pieni di senso e di fede che possono cambiare noi stessi e chi li vede.

Durante l’incontro ci siamo confrontate con il cardinal Sarah anche sulla condizione situazione di divisione interna nella Chiesa, sulla mancanza di chiarezza e il disorientamento che tutto questo sta causando nei fedeli, e abbiamo domandato a Sua Eminenza quale sia la strada da intraprendere per uscire da questo stato. Il Cardinale senza esitazione ci ha risposto: la preghiera! Dobbiamo pregare, dobbiamo svegliare Gesù che dorme sulla barca e dirgli: “Maestro non ti importa che la tua Barca, la Chiesa, sta facendo acqua da tutte le parti, che stiamo per naufragare”. Allora Lui ci soccorrerà, ma noi dobbiamo svegliarlo! In questo Papa Benedetto XVI, ricordava sempre Mons. Sarah, ha dato a tutti i cristiani un esempio impagabile vivendo i suoi ultimi anni in preghiera silenziosa, nascosta, oblativa.

Siamo rimaste per due ore in compagnia del Cardinale, che ha risposto alle nostre domande, ha condiviso con noi il suo pensiero, le sue riflessioni, le sue speranze. Ci ha sorpreso la sua disponibilità, ci ha commosso la sua fedele testimonianza, infatti, sappiamo bene che il card. Sarah non ha mai temuto di perdere la faccia, di essere attaccato a causa della sua radicale adesione a Cristo e al suo insegnamento.

Siamo grate all’Associazione San Francesco di Paola ONLUS per avere negli ultimi mesi invitato al Santuario e al nostro monastero grandi uomini come S. E. il card. Robert Sarah, il compianto card. Pell da pochi mesi deceduto e il card. Müller facendo così un dono inestimabile non solo ai fedeli del Santuario ma a tutta la città di Paola. Ringraziamo inoltre il signor Rosario Castiello, membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione e incaricato di coordinare la visita dei tre cardinali.

È stata una grazia infinita conoscere questi uomini di Dio capaci di lasciare un segno in coloro che li incontrano, segno che hanno certamente lasciato in ognuna di noi.

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